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24 giugno - Il compleanno

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24 giugno - Il compleanno Empty Re: 24 giugno - Il compleanno

Messaggio Da rolinda Gio Lug 03, 2008 5:01 pm

Mia cara,
che bellissimo ricordo, grazie per averlo voluto condividere con noi.
I compleanni sono una ricorrenza che ognuno, a causa del proprio investimento emotivo, vive soggettivamente in diversi modi.
A me per esempio, di festeggiare il mio compleanno non è mai importato molto perchè ho sempre pensato che non c'è alcun merito ad essere al mondo ancora per quell'anno ma ho sempre festeggiato facendo io dei doni ai miei amici e chi mi ama.. semplicemente per il fatto che sono ancora in giro a rompere e disturbare la loro pazienza... per cui ad ogni compleanno, di solito organizzavo un piccolo concerto di archi musica classica o da camera e poi.. un'asta pazza, dove ognuno portava un pacchetto con un oggetto che non gli è più utile... e si faceva un asta spiritosa, dove ognuno avrebbe comprato un oggetto a sorpresa...
Il ricavato andava poi a qualche ente benefico o organizzazione di volontariato.
Era un modo per passare allegramente il tempo pensando anche a chi non ne ha le possibilità o sta soffrendo.
Spostare l'attenzione non su di me, non la festeggiata, ma all'amicizia ... e a fare qualcosa di utile anche ad altri.
Questa cose è diventata un po' una piccola moda e anche altri amici hanno iniziato a fare così... so che in questo modo è iniziata una bella catena di beneficienza...
Quando tornerò a Milano, riprenderò questa simpatica abitudine... qui da dove mi trovo s'è limitata un po'....
Comunque mia cara, la tua mamma, sono sicura che brindato in cielo e ha fato in modo che i suoi auguri siano giunti sino a te... e io mi unisco a lei, anche se con un po' di ritardo. :-)
Rosy
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Messaggio Da chatnoir Mar Giu 24, 2008 9:18 pm

E' il primo compleanno senza mia madre, oggi sono tre mesi che è scomparsa.

Gli altri anni, tranne negli ultimi due, il primo squillo di telefono in questo giorno, non potevo sbagliarmi, era lei.
Mi sono sempre chiesta come faceva a ricordare tutte le ricorrenze di tutto il famiglione!
Lei ricordava sia le ricorrenze felici: gli anniversari di nozze, di fidanzamento, nascite, compleanni che quelle dolorose: date di morte dei nonni, delle sorelle/fratelli, dei/delle cognate, di amici e del figlio.
Era un almanacco di date e di ricordi legati a quelle date.

Lo squillo di telefono la mattina di ogni 24 giugno dal diciannovesimo anno in poi annunciava gli auguri di mamma.
-Tanti Auguri, bella di mamma, che fai oggi? Festeggi con gli amici? Ci manchi tanto!- dopo la cornetta passava a mio padre e di seguito alla zia, e alla mia tata che vivevano con noi.

Era quasi un rito, ricordare nel giorno del mio compleanno, quando ero a casa, le circostanze ironiche dell'annuncio della mia nascita.
Sono la terzogenita e sono stata preceduta, cinque anni prima da mio fratello maggiore e solo dopo un anno da mia sorella maggiore.
Dopo di lei i miei hanno avuto "una pausa di riflessione" di tre anni e mezzo, e sono nata io e dopo ancora altri due.
I parti, negli anni cinquanta, avvenivano in casa con l'assistenza di un'ostetrica, ma nella mia famiglia siamo tutti nati nell'ospedale cittadino, avvenimento inconsueto nella provincia meridionale.
Il racconto cominciava così:
-Quando sei nata tu, papà e ed io aspettavamo un maschietto, c'erano già tuo fratello e tua sorella.-
Parenti, amici e conoscenti erano impegnati, come spesso accade quando c'è un bambino in arrivo, al toto-maschietto e toto-femminuccia. Era verosimile che io avessi rispettato l'alternanza: un maschietto, una femminuccia era la volta di un altro maschietto, il tanto atteso Totò!
Le ipotesi si susseguivano, supportate da spiegazioni diverse: la forma della pancia, i malesseri di mia madre.
Non si poteva sbagliare era in arrivo un maschietto.
E poi il mio compleanno coincide con l'onomastico di mio padre.
Arriva il giorno fatidico, dopo il parto, c'è l'annuncio della nascita del neonato al papà.
Mia madre aveva una vestaglia azzurra con una cintura di raso del medesimo colore e questo particolare indusse una suora birichina a fare uno scherzo al mio papà.
Annodò a foggia di fiocco la cintura sulla mia culla e chiamò i parenti presenti per la presentazione del "pupo"!
Il "pupo" sorridente ero io, che ignaro di tutto giocavo col mio naso e con una manina facevo giri-gori nell'aria, ma il gesto somigliava molto a quello del pollice che tocca il naso e la mano sventolante: Maramao!
"Venga, venga a vedere che bel regalo di buon onomastico!- la suorina invita mio padre, con voce accattivante.
Lui emozionato si avvicina al vetro della nursery ed esclama -E' nato Totò!-
L'emozione del maschietto dura un attimo, il tempo necessario alla suora di svelare lo scherzo:
-Guardi meglio, questa birbante le sta facendo "maramao" con la manina!-
Papà emozionato le risponde -Che fa? Maschio o femmina è lo stesso, basta che sia in salute. E lei è bellissima, e mi guarda con quegli occhioni vivaci!-

Ogni anno si ripeteva questo racconto a sostegno della teoria che il mio carattere autonomo e allegro si era manifestato già da piccola.
A me piaceva ascoltarlo dalla voce di mia madre e oggi mi manca molto, e me lo sono raccontato da sola.

Ti voglio bene mamma.

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